L’opportunità di visitare Cracovia nasce un po’ per caso, da quando ci siamo conosciuti (ed ovviamente anche le nostre famiglie allargatesi poi col passare degli anni) nell’ormai lontano 2009, abbiamo preso la buona abitudine di organizzare dei weekend lunghi o di sfruttare qualche ponte per poterci vedere nonostante le distanze che ci separano. L’idea di visitare l’antica capitale della Polonia, considerata una delle più belle città dell’est Europa, ci frullava in testa già da un po’ anche per la sua vicinanza ad Auschwitz; la visita al campo di concentramento merita da sola il viaggio ed è un’esperienza che nessuno al mondo dovrebbe perdere ma di questo parleremo ovviamente in un articolo a parte che potete trovare seguendo il banner qui sotto. 

Auschwitz, come organizzare al meglio la visita

Un viaggio a Cracovia non è completo senza aver visitato il campo di sterminio di Auschwitz. Un'esperienza dura, che vi metterà alla prova ma che non potete mancare. Leggete il nostro articolo per sapere come organizzarvi al meglio.

Indice dei Contenuti

COME ARRIVARE A CRACOVIA

Il modo più veloce eed economico per raggiungere Cracovia è con la compagnia lowcost Ryanair: noi siamo partiti rispettivamente da Pescara e Orio al Serio prenotando a metà novembre per metà maggio spendendo circa 85 euro a persona. 

A metà febbraio abbiamo ricevuto una notifica dalla compagnia aerea che ci comunicava che i voli sarebbero stati operati da Ryanair Sun, una costola della compagnia irlandese che opera in Polonia, difatti il personale di volo sia all’andata che al ritorno era esclusivamente polacco.

Ma una notifica ben peggiore ci è arrivata dieci giorni dopo, il volo di andata da Pescara di Derio e famiglia, previsto per le 15:20, è stato spostato alle 21:20. Come da prassi ci viene data la possibilità di rinunciare ed avere il rimborso totale ma ormai siamo in ballo e quindi ci vediamo costretti ad accettare il ritardo della partenza che ci porterà ad arrivare di notte.

Gli aeromobili li abbiamo trovati decisamente comodi, con sedili slim e davvero tanto spazio per le gambe, abbiamo ritirato i passeggini direttamente sotto le scalette una volta sbarcati.

L’Aeroporto Internazionale di Cracovia-Balice Giovanni Paolo II è moderno, al ritorno in coda per il controllo bagagli un’addetta ci ha fatto passare per una fila prioritaria, ci hanno lasciato effettuare i controlli con i bambini in braccio visto che dormivano ma poi hanno praticamente vivisezionato il passeggino in ogni suo punto, insomma cortesia ma anche controlli giustamente rigidi.

TRASFERIMENTO AEROPORTO - CRACOVIA E VICEVERSA

Ci sono diverse soluzioni per raggiungere il centro città che dista circa 12 km.

In autobus

Due linee di autobus, 208 e 252, percorrono la rotta che porta alla stazione centrale Krakow Glowny, di notte è invece attivo il bus 902. Il tempo di percorrenza è di circa 40 minuti. La corsa singola costa 4,60 PLN, circa 1 euro

In treno

Da qualche anno è attiva una nuova linea ferroviaria che porta fino alla stazione centrale Krakow Glowny, la stazione è appena fuori dai terminal passeggeri. Il biglietto è possibile acquistarlo a bordo, solo contanti, oppure dalle macchinette automatiche. Volendo è possibile anche acquistare online sul sito https://kolejemalopolskie.com.pl/ indicando come partenza Kraków Lotnisko Airport e come arrivo Kraków Główny o viceversa in caso di corsa verso l’aeroporto.  Il costo di una singola corsa è di 12,00 PLN, circa 2,5 euro ed il treno impiega 17 minuti a raggiungere il centro città.

Esempio di una corsa in treno dall'aeroporto al centro città

In taxi o navetta privata

Ovviamente è possibile utilizzare i taxi, noi arrivando alle 23 abbiamo deciso di prenotare da casa un servizio di trasporto privato sfruttando uno sconto del 10% che ci era arrivato dopo la prenotazione dell’appartamento con Booking. Abbiamo pagato poco più di 16 euro per la corsa dall’aeroporto al nostro appartamento. In fase di prenotazione ci è stato indicato come i seggiolini siano obbligatori durante il trasporto di bambini ed abbiamo quindi indicato il numero di passeggeri segnalando l’età dei piccoli. 24 ore prima dell’arrivo abbiamo ricevuto un sms che ci comunicava la compagnia che avrebbe effettuato il servizio, Discover Cracow per la famiglia di Federico e MKG per quella di Derio. Federico non ha avuto alcun tipo di problema, solo un piccolo ritardo dell’autista, non avendolo trovato ad attenderli come concordato hanno chiamato la compagnia che ha loro assicurato che fosse già in aeroporto e dopo qualche minuti è infatti arrivato. Anche la famiglia di Derio non ha trovato l’autista con il cartello ad attenderli ma dopo la solita telefonata hanno ricevuto la stessa rassicurante risposta. Dopo cinque minuti è giunto un ragazzo che si è scusato per il ritardo ma soprattutto per il fatto di non aver portato i seggiolini, ci ha detto che non avrebbe potuto caricarci perché avrebbe rischiato di perdere la licenza. Ha chiamato un paio di volte il suo ufficio per risolvere la questione ed alla fine ci ha proposto di pagarci un taxi di tasca sua dicendoci che però non garantiva avessero i seggiolini (i taxi possono trasportare i bambini senza). Essendo quasi mezzanotte abbiamo accettato anche perché l’autista aveva comunque due rialzini quindi meglio di nulla.

Uber

Ultima opzione, che abbiamo utilizzato per il viaggio di ritorno verso l’aeroporto, è Uber con il quale il costo della corsa scende a circa 7-8 euro.

COME MUOVERSI A CRACOVIA

Se scegliete un alloggio in centro potete tranquillamente fare tutto a piedi, noi abbiamo utilizzato il tram per raggiungere il quartiere ebraico, qui abbiamo beccato pioggia proprio quando eravamo piuttosto distanti dalla fermata più vicina ed abbiamo utilizzato un taxi per rientrare in appartamento. In realtà Federico è stato più fortunato in quanto è andato via prima perché il piccolo Lorenzo era raffreddato e ha trovato un taxi per strada prendendolo al volo, Derio & family hanno proseguito un po’ nella visita ma quando la pioggia è diventata più insistente si sono rifugiati nell’ufficio informazioni per chiedere il numero di un taxi. La signora ci ha fornito il nome di una compagnia per lei affidabile, Icar taxi ma ci ha anche indicato che dietro l’angolo c’era la stazione taxi. L’abbiamo raggiunta ma non c’era nemmeno un’auto, abbiamo così chiamato Icar, la ragazza alla mia domanda “Do you speak english?” ha candidamente risposto di no, cosa che ci ha sorpreso abbastanza trattandosi di un call center per taxi e quindi avvezzo a trattare coi turisti, poi a stento ci ha chiesto dove ci trovassimo ma non ha capito quello che le abbiamo detto. Ci siamo infilati in un self service di cucina asiatica ed abbiamo chiesto gentilmente alla ragazza di chiamare lei parlando in polacco ma anche qui poca fortuna, dopo 5 minuti di attesa ci hanno detto che non avevano auto disponibili. La collega però sentendo che avevamo bisogno di un taxi ce ne ha chiamato uno con l’applicazione My taxi e in una manciata di minuti la nostra vettura è arrivata portandoci a destinazione.

Dopo questa esperienza abbiamo scaricato l’applicazione di Uber e l’abbiamo utilizzata nei giorni seguenti per raggiungere i ristoranti e per rientrare in casa dopo cena, direi Uber promosso alla grandissima.

LA VALUTA POLACCA

La moneta polacca è lo zloty (PLN), occorrono circa 4,6 zloty per un euro. Noi abbiamo cambiato qualcosa da casa sfruttando il fatto di non pagare commissioni visto che Elisa, la moglie di Federico, lavora in banca. Come sempre è possibile cambiare in aeroporto dove però le condizioni sono sempre quelle meno favorevoli. In città è pieno di uffici, chiamati Kantor, e l’utilizzo della carta di credito è diffuso ovunque, pensate che ad Auschwitz abbiamo pagato 6 zloty alla macchinetta automatica per acquistare una barretta di cioccolata ed era possibile strisciare la carta anche per pagare i 2 zloty necessari per andare alla toilette.

DOVE DORMIRE A CRACOVIA

La scelta della zona giusta dove alloggiare riveste sempre un ruolo molto importante, a maggior ragione se come nel nostro caso si viaggia in due famiglie con bambini piccoli; ridurre al minimo gli spostamenti “passivi” lascia più tempo a disposizione per la visita della città quindi, anche se Cracovia è servita da una buona rete di mezzi pubblici, il nostro consiglio è quello di cercare un alloggio, che sia un hotel oppure un appartamento, questa è una scelta puramente soggettiva, nei quartieri centrali di Stare Miasto e Kleparz mentre una valida alternativa è il quartiere ebraico di Kazimierz.

Durante il nostro viaggio essendo due famiglie con quattro adulti e quattro bambini di cui uno di nemmeno un anno abbiamo preferito scegliere un appartamento, sia per poter preparare qualcosa da mangiare in caso di bisogno sia per poter restare tutti insieme la sera a fare quattro chiacchiere e bere una birra. Inizialmente avevamo prenotato su Booking l’appartamento Benedictus sito nel quartiere ebraico poi abbiamo trovato un prezzo migliore per un altro appartamento più centrale e dalle ottime valutazioni sempre su Booking con un voto complessivo di 9.2, si tratta dell’Apartment Kremer VI che come potete vedere dal sito ufficiale offre tanti appartamenti per ogni necessità e dimensione. Le foto del sito, almeno per il nostro appartamento, sono assolutamente fedeli alla realtà e sono le stesse che trovate anche su Booking.

La struttura si trova in un palazzo moderno con tanto di portiere durante tutto il giorno, codice di accesso per le ore notturne, sito in via Kremerowska 11, a dieci minuti a piedi dalla piazza principale, a 200 metri sono presenti due supermercati, Carrefour aperto 24 ore su 24 e Spar oltre alla fermata del tram. Per chi volesse fare uno spuntino veloce a 50 metri c’è un chiosco che prepara hamburger, Federico lo ha testato la prima sera appena arrivato e lo ha promosso alla grande. L’appartamento è di 130 mq, ha una cucina completamente attrezzata con frigo, forno, microonde, due bagni, uno completo ed un altro di servizio solo con wc e lavandino, un salone immenso con un divano letto, tre camere da letto, smart tv con Netflix ed anche il posto macchina, pagabile a parte, se necessario. Era previsto il rilascio di una caparra ma non ce l’hanno chiesta, a fine soggiorno la ragazza ha solo controllato che tutto fosse in ordine e ha anche permesso a Federico, che aveva il volo serale, di lasciare i bagagli in casa fino al tardo pomeriggio.

Ah, dimenticavamo la cosa più importante, per tutto questo abbiamo pagato per tre notti solamente 162 euro, 81 euro a famiglia!

Apartment Kremer VI
Apartment Kremer VI

DOVE MANGIARE A CRACOVIA

In rete trovate tantissime pagine che raccolgono le specialità tradizionali polacche quindi noi ci concentreremo su quelle che sono state le nostre esperienze gastronomiche.

Ad ogni angolo della città troverete banchetti che vendono l’Obwarzanek, il classico anello di pane ricoperto di semi di sesamo o papavero, il prezzo è irrisorio, 2 zloty.

Noi appena arrivati nella piazza principale Rynek Glowny abbiamo cercato un bar dove bere qualcosa, erano quasi tutti pieni e quindi ci siamo orientati su qualcosa di meno tradizionale fermandoci in un classico pub inglese con tanto di schermi per vedere i match di calcio e tifosi ubriachi al primo mattino, non esattamente un posto family friendly insomma però se avete voglia di vedere una partita della vostra squadra del cuore questo è il posto che fa per voi. Il locale si chiama Bar Bulldog  e come gli altri in zona ha dei tavolini all’aperto, la giornata soleggiata invitava a stare fuori mentre l’interno aveva meno appeal visti i tifosi festanti ed urlanti. Abbiamo speso 72 PLN (16,50 euro) per tre birre grandi, una piccola, due succhi di mela, delle arachidi e delle patatine da sgranocchiare.

A pranzo ci siamo fermati in un posticino che ci eravamo segnati da casa, in una traversa di Rynek Glowny, il locale si chiama Gospoda Koko e come molti ristoranti del centro si sviluppa per la maggior parte nei piani interrati. Si scendono i gradini e ci si trova immersi in enormi stanze sotterranee, il clima è davvero suggestivo. Il locale prevede una sorta di menu fisso con scelta di una zuppa, un contorno di patate, uno di vegetali ed un piatto principale, la scelta è sufficientemente ampia e quando si è pronti si va alla cassa, si elenca ciò che si desidera mangiare e si paga, il servizio avverrà poi al tavolo. Le bevande si ordinano e si pagano in un bancone a parte. Abbiamo preso tre zuppe di pollo con una sorta di noodles ed una zuppa di pomodoro, due contorni di cetrioli e due di carote e piselli, due piatti di pasta al ragù e due di costatine, tre contorni di patate fritte ed uno di purè, da bere quattro birre grandi per un totale di 125 zloty (29 euro), questo può darvi idea dei prezzi che andrete a trovare, assolutamente convenientissimi. 

I tradizionali pierogi
Bigos

A cena invece abbiamo fatto un salto nella piccola piazza del mercato di  Maly Rynek dove durante la passeggiata pomeridiana abbiamo visto allestire il palco per un concerto ma soprattutto un sacco di stand gastronomici e mercatini di artigianato per la felicità delle signore. Sinceramente non siamo rimasti molto soddisfatti sia per quello che riguarda la qualità del cibo che per il prezzo decisamente superiore a quello trovato nei ristoranti. Abbiamo preso uno spiedino di maiale, uno stinco, delle porzioni di pierogi (un piatto della cucina tradizionale polacca, una sorta di grossi ravioli) e di formaggio arrosto, un paio di wurstel, una bottiglia di vino ed una birra spendendo circa 150 zloty (circa 35 euro).

Durante la seconda giornata abbiamo trovato il locale ideale per noi e per le famiglie in genere, il Pod Wawelem. Anche questo ce lo eravamo già segnato da casa, abbiamo provato a prenotare per la sera del sabato ma ci hanno detto che erano pieni e di presentarci sul posto per vedere se si fosse liberato un tavolo ma abbiamo preferito desistere ed abbiamo riprovato la domenica trovando subito un tavolo libero. Si trova proprio ai piedi della collina dove sorge il Castello di Wawel e ha posti anche all’aperto che fuori stagione sono protetti da una termo struttura. All’ingresso c’è un’enorme bilancia dove pesarsi prima e dopo i pasti ed a ragione visto che le porzioni sono super abbondanti.  Ci accompagnano in quella che chiamano la family room  solo sul posto scopriamo il perché, c’è un soppalco con una sala giochi grandissima, gonfiabili, scivoli, palline a più non posso e la sala sottostante è dedicata alle famiglie. Ci siamo goduti la cena come non mai, i bambini sono scesi solo per cenare al volo e poi sono tornati immediatamente ai loro giochi. Abbiamo ordinato due wiener schnitzel che uscivano fuori dal piatto per Andrea, Arizona e Riccardo, ovviamente con contorno di patatine ed altrettanto ovviamente non riescono a terminarle così possiamo assaggiarle anche noi grandi che a nostra volta ci siamo divisi un mix di carne di maiale infilata in uno spiedo con tutta una serie di contorni ed una pagnotta di pane di dimensioni pantagrueliche ripiena di crauti e carne chiamata bigos, abbiamo bevuto sei birre, due vodka più quattro amari che vengono serviti sempre gratuitamente a fine cena e chiuso con due dolci spendendo la modica cifra di 224 zloty, poco più di 50 euro.

L’indomani visitando il Castello di Wawel e dovendo ripartire da lì dopo pranzo abbiamo deciso di bissare: nota importante, il lunedì la sala giochi è chiusa per pulizia. Abbiamo assaggiato i pierogi prendendone tre porzioni, due di carne ed una con patate e formaggio e si sono rivelati una vera specialità, abbiamo preso ancora due wiener  e della pasta per i bambini, le solite sei birre e l’amaro offerto, spendendo 190 zloty, 44 euro.

Un’altra nota sul ristorante che avevamo letto anche nei commenti su Tripadvisor riguarda il personale, vestito in abiti tradizionali ma un po’ sbrigativo nei modi, durante entrambi i servizi abbiamo notato che in effetti non brilla per simpatia ma in fondo siamo lì per mangiare e non per fare amicizia quindi va bene così. Ah, come ultima cosa, se vi scappa la pipì vedrete che i bagni sono davvero particolari e simpatici!!!

COSA VISITARE A CRACOVIA

Stare Miasto

La visita della città parte quasi sempre dalla città vecchia, Stare Miasto. Quest’area è circoscritta dai giardini Planty che si sviluppano a cerchio tutto intorno. Il cuore pulsante è Rynek Glowny, una piazza enorme circondata da magnifici edifici ed al cui centro c’è la Sukiennice, antico edificio che oggi ospita una serie di bancarelle di artigianato e che un tempo era il mercato dei tessuti; poco più in là c’è una vecchia carrozza d’epoca che oggi viene utilizzata come edificio postale, tra le altre cose durante  la nostra visita abbiamo assistito anche alla registrazione di una scena del Masterchef polacco.

La Bazylica Mariacka (Basilica di Santa Maria) domina la piazza e dalla torre di sinistra ogni ora sentirete il suono di una tromba, infatti un trombettista esegue l’Hejnal Mariachi, inno mariano, nei quattro punti cardinali interrompendolo bruscamente. A ciò è legata una leggenda che risale ai tempi dell’invasione dei tartari, pare che il guardiano della torre eseguisse questo inno in caso di attacco dei nemici ma proprio in quella circostanza venne trafitto a morte da una freccia interrompendo così l’esecuzione.

Di fronte alla chiesa c’è un attivo mercato floreale al quale si mischiano altre bancarelle di souvenir e prodotti artigianali, di fianco la statua di Adam Mickiewicz, ritenuto il più grande poeta polacco.

La Bazylica Mariacka in Piazza Rynek Glowny

La piazza è anche piena di carrozze addobbate nei modi più fantasiosi e trainate da cavalli dall’aspetto curatissimo, ovviamente i bambini ne sono stati subito attratti e non abbiamo potuto esimerci dall’accontentarli e fare un giro scegliendo quello di 20/25 minuti che passa intorno alla collina di Wawel e porta fino al Barbacane; spendiamo 200 zloty per tutti e otto, meno di 50 euro. 

Il nostro consiglio: i cocchieri hanno un prezzario in tutte le lingue con descritti i vari giri, contrattate sul prezzo perché noi siamo partiti da 300 zloty, quando abbiamo fatto presente che il precedente cocchiere ci aveva chiesto 250 PLN senza neanche ribattere ci ha immediatamente fissato il prezzo a 200.

Giro in carrozza

Da Rynek Glowny partono una serie di strade tutte ricche di bar e ristoranti, negozi di ogni tipo, artisti di strada e giocolieri, lo sport preferito dei nostri piccoli era il rincorrere i tanti piccioni presenti in ogni dove, tra queste Ulica Floriańska è sicuramente una delle più belle ed affollate e conduce, in un susseguirsi di edifici storici e locali moderni, alla Brama Floriańska (Porta di San Floriano) ed alle antiche mura della città oltre le quali c’è un avamposto fortificato di forma circolare, uno dei pochi resti dell’antica fortificazione a difesa della città, si tratta del Palazzo del Barbacane dove i pittori espongono le proprie opere nel cortile antistante mentre noi abbiamo trovato una ragazza che faceva le bolle di sapone giganti per il divertimento assicurato dei più piccoli. Alle spalle del palazzo c’è la Plac Jana Matejki con un monumento ai caduti e tante corone di fiori. Ci siamo divertiti anche a girare a piedi per i giardini Planty che circondano il centro storico con prati curatissimi, piante di tulipani enormi e coloratissime.

Plac Jana Matejki

Castello di Wawel

Crediamo si tratti dell’attrazione, o meglio della serie di attrazioni, con più visitatori a Cracovia. Il castello è sito su una collina che sovrasta la città dove ovviamente si gode di un panorama a 360 gradi.

Come prima cosa è possibile visitare liberamente i giardini che circondano il castello poi si passa alla visita del Palazzo Reale che a sua volta ha diverse esposizioni permanenti:

  • Lost Wawel: ubicata nella parte bassa del palazzo, questa zona mostra l’aspetto che aveva la collina 1.000 anni fa. Oltre ai resti del castello gotico, si possono ammirare alcuni oggetti medievali.
  • Sale dello Stato: nelle numerose sale si conservano interessanti dipinti, mobili italiani del XVI secolo, tappeti bellissimi, tetti decorati con stucco e vari elementi originali.
  • Appartamenti Reali: le sale degli Appartamenti Reali si possono percorrere con una visita guidata in inglese e in polacco.
  • Il Tesoro della Corona e l’Armeria: nel percorso espositivo si mostrano delle pietre preziose, numerose armi ed armature ed alcuni oggetti di gran valore, come la spada dell’incoronazione dei re polacchi.
  • Museo d’Arte Orientale: questo museo è ubicato nelle sale più antiche e mostra tappeti, sete, oggetti di ceramica cinese e porcellana giapponese.
Castello di Wawel

Oltre al Palazzo Reale ci sono altri punti d’interesse:

  • Cattedrale di Wawel:  considerata il centro spirituale della Polonia, la Cattedrale di Wawel è un simbolo della storia della nazione polacca.
  • Museo della Cattedrale “Giovanni Paolo II”: inaugurato nel 1978 da Karol Wojtyla, il museo mostra differenti oggetti religiosi e reliquie reali.
  • Caverna del Drago: famosa per qualsiasi polacco, secondo la leggenda questa caverna fu il luogo dove visse il Drago di Wawel. La grotta ha dei tunnel lunghi 270 metri e arriva fino alla riva della Vistola, dove si può vedere la scultura del drago che sputa fuoco ad intervalli regolari di pochi minuti.
  • Torre di osservazione: occorre salire 137 gradini per poter giungere in vetta a questa torre che offre un panorama a 360 gradi su tutta la città.

Bisogna consultare per bene il sito ufficiale a questo link perché alcune di queste attrazioni restano chiuse il lunedì mentre altre hanno delle giornate con ingressi gratuiti; è possibile acquistare i biglietti online oppure in loco al Centro Informazioni, consigliamo di non arrivare tardi perché ogni visita ha un numero limitato di ingressi. Per la Torre di osservazione e la Caverna del Drago è possibile acquistare i biglietti dalle macchinette automatiche poste all’ingresso delle attrazioni.

Drago di Wawel

I quartieri ebraici: Kazimierz, Podgorze e Zablocie

Questi sono tre quartieri storici di Cracovia accomunati da un unico, triste evento che è quello dell’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Kazimierz si trova immediatamente a sud di Stare Miasto e si snoda attorno alla Vistola, il fiume che attraversa la città. Durante la nostra visita il tempo è stato un po’ inclemente ed abbiamo dovuto interromperla a metà, siamo riusciti comunque ad apprezzare i palazzi d’epoca anneriti dallo smog, le insegne sbiadite e le viuzze strette, sembra davvero di fare un salto indietro nel tempo arrivando al Kazimierz da Stare Miasto. Qui gli ebrei vennero rinchiusi nel ghetto ed in un paio di punti in città è ancora possibile vedere dei resti delle mura. Da una finestra sul grande muro di cinta riusciamo a scorgere anche il cimitero ebraico. Oltrepassando uno dei ponti sulla Vistola si giunge all’altro quartiere ebraico, il Podgorze dove oltre ad una serie di sinagoghe merita una menzione la Plac Bohaterów Getta, una piazza dal fondo in pavé che ospita una scultura composta da 70 sedie, pare che i due scultori siano stati ispirati da una foto che ritraeva un bambino trasportare una sedia durante la deportazione nel ghetto. L’edificio principale del quartiere di Zablocie è la Fabbrica di Schindler, ad oggi riconvertita in museo sull’occupazione tedesca di Cracovia.

Plac Bohaterów Getta

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Categorie: Polonia

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