Itinerario: Bovec - Sankt Stefan Im Gailtal
Dopo le prime giornate di viaggio passate in Slovenia (potete trovare il diario a questo link) giungiamo all’ingresso dell’autostrada a Tarvisio e qui mi ricordo della vignetta, poco prima avevo provato a chiedere in un bar sperduto tra le montagne ma è stata un’impresa solamente riuscire a farmi capire dal vecchio al bancone che parlava solo dialetto. Noto però una stazione di Polizia, parcheggio, entro ed il gentilissimo agente mi dice che ho due soluzioni, prendere la statale oppure l’autostrada ed in quel caso c’è subito una grande piazzola con tanti camion parcheggiati dove in un ufficio vendono la vignetta. Prendiamo l’autostrada e dopo pochi minuti facciamo come ha detto, paghiamo 8,90 € per il bollino da 10 giorni e proseguiamo il nostro cammino verso il family hotel prenotato con diversi mesi d’anticipo. Lasciata dopo pochi chilometri l’autostrada guidiamo lungo una bella strada statale circondati dal verde ed in pochissimo tempo giungiamo all’impronunciabile Sankt Stefan Im Gailtal, sede del Karnischer Hof che ci ospiterà per le prossime sette notti. In realtà non visiteremo mai il minuscolo paese perché l’hotel è proprio lungo la statale; all’arrivo veniamo subito colpiti positivamente dall’ambiente esterno, troviamo un posticino per l’auto e ci rechiamo alla reception. La signora ci chiede i documenti, ci illustra la struttura, ci chiede cosa vogliamo per cena traducendoci in inglese il menu scritto in tedesco e soprattutto ci riempie la tessera gratuita per tutto il nostro soggiorno per accedere al comprensorio di Nassfeld-Pramollo ed in alcuni laghi della zona (le spiagge dei tanti laghi balneabili in Carinzia sono tutte a pagamento). Saliamo in camera ed anche questa è molto bella, ambiente rustico, due culle da campeggio per i bambini e zero aria condizionata, fattore che si fa sentire in quest’estate dal caldo anomalo. Le finestre della stanza danno sull’area della piscina e dei giochini per bambini; terminata la mia tortura quotidiana (carico e scarico bagagli) mettiamo su il costume e ci fiondiamo in piscina. Naturalmente inizia subito a piovere ma noi ce ne facciamo beffe perché uno dei motivi che ci ha spinto a scegliere il Karnischer Hof è la piscina con il tetto che si apre e si chiude; l’addetto immediatamente schiaccia un pulsante e la copertura trasparente si chiude sopra le nostre teste permettendoci di continuare a giocare e nuotare incuranti dell’acqua.
Quello che abbiamo dimenticato è di aver lasciato le finestre aperte in camera e quando risaliamo i lettini dei bimbi sono zuppi, togliamo quindi le coperte e le mettiamo ad asciugare! Prima di lasciare la piscina assistiamo ad uno show di Andrea che non vuole saperne di tornare in camera, si mette a correre senza scarpe e scivola sul pavimento bagnato in continuazione, mi appello a tutti i santi del Paradiso e riesco a riportarlo su. Dopo una bella doccia che schiarisce le idee a tutti scendiamo per la cena: abbiamo ordinato al momento del check in due spaghetti per i bambini , una wiener schnitzel ed un mega spiedino, il tutto veramente molto buono, c’è inoltre un mega buffet con contorni di ogni tipo oltre ad acqua, vino bianco e rosso mentre la birra si paga a parte ma viene tutto segnato sul conto e si salda a fine soggiorno. Terminata la cena andiamo a sistemare meglio i bagagli in camera e guardiamo un po’ di TV prima di andare a nanna.
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